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Bagno di Romagna è situato ai piedi della catena appenninica, spartiacque tra Romagna e Toscana, nell’alta valle del fiume Savio.
Per la sua conformazione e la sua posizione strategica, da sempre zona di passaggio e meta di pellegrini e viandanti, provenienti attraverso grandi vie di comunicazione, dal nord Italia e dal nord Europa.
Il patrimonio forestale da sempre ha caratterizzato il processo evolutivo del nostro territorio; selve incontrastate fino alla caduta dei conti Guidi, ricerca di terra lavorativa, con conseguente impoverimento, a causa dei molteplici tagli dei boschi, nel periodo di gestione del Duomo di Firenze.
Grazie all’intervento personale del Granduca di Toscana, Leopoldo II, nel 1838 circa, che demandò la ricostruzione del patrimonio forestale all’intendente boemo Carlo Siemoni, oggi possiamo ammirare ancora, boschi e foreste che, assieme ad innumerevoli specie animali, costituiscono un patrimonio ecologico di rara intensità.
E’ con l’istituzione del PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI, nel 1993, che il nostro territorio ha assunto un valore più significativo, sia dal punto di vista naturalistico, che turistico, infatti Bagno di Romagna, può considerarsi una vera e propria via di accesso verso il Parco Nazionale.
Per tutti i turisti che vogliono avvicinarsi alla natura, vi è la possibilità di effettuare escursioni a piedi con diverso grado di difficoltà.
Sarà compito della guida che opera nel territorio, far si, che chiunque decida di trascorrere una vacanza, possa assaporare il piacere di riscoprire colori, profumi, suoni, che solo boschi, praterie e foresta possono dare.
Tutte le stagioni sono in grado di assicurare un fascino particolare: la primavera, con il risveglio di tutta la natura, stimola alle prime uscite, accarezzati dal tiepido sole; l’estate carica di verde, da la possibilità lungo i sentieri del bosco, nella foresta, sul crinale…; la primavera, l’estate, il colore dei fiori…, poi l’autunno, altri colori di fronde che si confondono con il sole che filtra alle prime nebbie, i bramiti dei cervi….; l’inverno spoglio, spazioso, ogni cosa messa in risalto, il cielo azzurro, limpido, la neve, tracce di animali, voglia ancora di camminare.